Boma atomica 10 08 17

'After Hiroshima: gli immaginari inesplorati dell'atomico': una mostra per non dimenticare!

Uelcom   Territorio

Se per te l'estate non  è solo mare e divertimento, ma vuoi sfruttare il tuo tempo libero per visitare mostre interessanti, 'After hiroshima: gli immaginari inesplorati dell'atomico', alla B#SIDE gallery, in Via Isola di mezzo 3/5, Treviso,  non te la puoi proprio perdere!

L'inaugurazione della mostra è avvenuta il 6 agosto, ma le sue porte sono state ufficialmente aperte il 9 agosto, 2 date di 72 anni fa tristemente note per lo sgancio delle due bombe atomiche ad Hiroshima e Nagasaki. La location della mostra è la B#SIDE Gallery e l'evento, patrocinato dall'UNESCO e realizzato anche grazie al finanziamento della Maypole Foundation e ai prestiti speciali dell’Hiroshima Peace Memorial Museum,  è visitabile gratuitamente!

In questa mostra viene proposta una riflessione inedita sulle immagini archetipiche connesse allo scoppio delle due bombe atomiche ed in particolare alle 3 immagini simbolo della tragedia: il lampo dovuto alla deflagrazione, la nube atomica a forma di fungo sviluppatasi successivamente e le ombre di corpi ed oggetti proiettate sugli edifici. I vari artisti, dunque, hanno reinterpretato tali immagini attraverso i media più diversi, tra cui cianotipi, dipinti, collage, manipolazioni fotografiche e video installazioni sviluppando opere capaci di esorcizzare un argomento delicato e drammatico facendolo metabolizzare attraverso l'arte!

Una delle interpretazioni dei terribili fatti dell'agosto 1945!
Una delle opere esposte alla mostra!

La mostra si configura dunque come un percorso, realizzato attraverso più punti di vista, che coinvolge tecniche ed artisti molto diversi tra loro: l'americana Elin o'Hara Slavick, con i suoi cianotipi, crea ad esempio una connessione tra le generazioni di hibakusha, re-illuminando gli oggetti di uso quotidiano colpiti dalle radiazioni della bomba, mentre l'inglese Andrew Cole cattura i flash di luce e dipinge le nere piogge di morte che si riversarono sulla città.

Anche il cinema, però, ha un ruolo importante nella mostra: 'Pioggia Nera' e 'Children of Hiroshima', di Shohei Imamura e Kaneto Shindō, rappresentano realisticamente i  giorni dell'esplosione mentre, dal punto di vista scientifico, Deimion van der Sloot raffigura la luce atomica. A completare il panorama artistico offerto al visitatore si propongono i contributi cinematografici appartenenti alla new wave dell’horror giapponese, che realizzano in Kurosawa Kiyoshi - uno dei maggiori esponenti del genere - un rinnovato interesse per l’iconografia delle ombre, incarnazione del richiamo al trauma di Hiroshima.

La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 18.00: non perderti questa occasione di riflessione su una delle più grandi tragedie del secolo scorso!

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