Gigetta Tamaro: una mostra per farsi conquistare dalla grande artista!

Uelcom   Territorio

Trieste, si sa, ha un fascino tutto particolare. 

E lo stesso fascino viene assorbito, forse per osmosi, dagli artisti che, in questa città, hanno avuto l'onore di vivere o lavorare.

Gigetta Tamaro, morta ormai da quasi due anni, infatti, continua a raccogliere l'approvazione di un pubblico sempre più vasto e così, fino al 2 luglio, chiunque lo desideri potrà godersi  un centinaio di sue opere originali, in gran parte inedite, tra progetti, modelli, disegni, schizzi, sculture, collagés, cartocci e fotografie raccolti nella mostra "Tu mi sposerai".

Il titolo della mostra nasce da una nota scherzosa posta al margine di uno dei progetti esposti, ed il suo curatore, Luciano Semerani - compagno e collega di una vita - è entusiasta dell'esposizone, così come i numerosissimi visitatori che, dall'inaugurazione del 23 aprile, l'hanno già visitata.

Una foto dell'artista.

Le opere presentate vanno dagli anni del Liceo Artistico a Venezia fino all'ultimo suo disegno, “Le porte d'Europa – vie di terra e di mare dei migranti”, l'ultimo progetto realizzato dall'architetto alla Stazione Rogers di Trieste che, nelle prossime settimane, ospiterà una serie di incontri collaterali.

L'obiettivo della mostra è quello di far comprendere la personalità dell'architetto tramite il percorso creativo che ha dato vita alle sue tante opere: schizzi, tavole a colori, appunti scritti, modelli, e, per la prima volta, anche sculture e quadri sono dunque il cuore pulsante della mostra. 

I temi trattati nella mostra sono fondamentalmente 3: la città, nella sezione  “Trieste una città per vecchi si/no”, la conoscenza, nella sezione "La formazione artistica, gli amici, gli incontri, le mostre” e la confusione dei linguaggi nella sezione “La bella confusione”. Il filo conduttore tra le varie sezioni della mostra è  l'attrazione tra le forme e tra le idee.