La pinza: il pan dolce capace di conquistare chiunque!

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A Pasqua, ormai, manca davvero pochissimo ed i dolci tipici di questa festa fanno bello sfoggio dalle vetrine già da un po'!

Se la colomba è un classico apprezzato in tutta Italia, ogni località ha però i suoi dolci tipici: a Gorizia, ad esempio, abbiamo la pinza!

Scommetto che tu, da vero goriziano Doc, conosci bene il sapore di questa prelibatezze ma, se vuoi saperne qualcosa in più, continua a leggere!

Per prima cosa bisogna ricordare che la pinza è un dolce di pasta lievitata - una sorta di grossa brioche neutra, né dolce né salata - consumato generalmente per Pasqua a Gorizia ed a Trieste, che si contendono la paternità di questo pan dolce, ma si trovano numerose ricette simili anche nei manuali di cucina cecoslovacca, austriaca e persino ebrea!

Preparare la pinza non è un gioco da ragazzi , ma con l'impastatrice automatica è tutto più semplice!

Preparare la pinza, oggi, è relativamente semplice, ma fino a che non esistevano le impastatrici era molto complesso: essa, infatti, deve essere impastata in 3 momenti diversi, molto lontani gli uni dagli altri, e la preparazione, dunque, necessitava di un'intera giornata!

La pinza si accompagna bene sia con il dolce, per lo più confetture fatte in casa, che con il salato: la tradizione triestina, infatti, è quella di mangiarla, dopo averla benedetta durante la messa di Pasqua, assieme al prosciutto di Praga!

E' inoltre interessante far notare che, con lo stesso impasto della pinza, a Trieste, vengono realizzate anche le titole: a differenziarle è solo la forma!

La pinza, infatti, assomiglia ad una specie di panettone basso sulla cui sommità si trovano tre incisioni a croce che vogliono ricordare il martirio di Gesù. Le titole, invece, sono piccole brioche a forma di treccina che terminano con un uovo sodo colorato di rosso, e simboleggiano i chiodi della crocifissione di Cristo.

Che dire: buona Pasqua e... buon appetito!